Fernanda Pasini


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Dott. MATTEO VASCIARELLI

HANNO SCRITTO

Dott.
Matteo Vasciarelli
Gallerista-Mercante d'Arte
Conegliano (Tv)

Fernanda Pasini, artista modenese, rappresenta per l’Arte Contemporanea una piacevole ed affascinante novità figurativa per la bellezza lussureggiante dei suoi colori solari, modulati in raffinate armonie cromatiche e cubistiche.
Questa artista, per me, mercante d’Arte di lungo corso, è il nuovo per questo mondo dell’Arte Moderna nel suo controverso e contraddittorio proporsi in stilemi così celebrati.
I suoi dipinti raffigurano un mondo rivisitato da una raffinata e sensibile fantasia, con una gestualità creativa che pare esprimersi con un fare, oserei dire, divisionistico, che modella e plasma forme dinamiche scomposte in una geometria plastica, ravvivata da frammenti di natura e di oggetti di un quotidiano analizzato da una natura artistica meditativa e romantica, squisita ed umile.

Conegliano Veneto, marzo 2006


Matteo Vasciarelli




RAPPRESENTAZIONE INTERIORE DI FERNANDA PASINI

Qual è, oggi, il senso del dipingere, l’interiore necessità di rappresentare la “clandestina tessitura”, i moti dell’animo, gli orditi di un mirabile itinerario d’estasi che scaturisce dalla sensibilità dell’Artista, del suo vivere la contemporaneità, senza lasciarsi coinvolgere da altri richiami che l’Arte, come un’amante esigente, esclude?
Come bruciante liturgia, affiora nella dimensione dell’opera di Fernanda Pasini, un momento di creatività dove l’omelia lustrale, il punto di partenza (mai il punto d’arrivo), si materializza, senza ombre, in grazia espressiva.
S’accende con la passionalità del suo sentire, del suo vivere, del suo amare. E’ miracolo percepire “il vento della memoria delle cose ed il profumo di un tempo lontano …..”, come Lei stessa esprime.
Fernanda Pasini sfiora la soglia dell’Infinito, della sua identificazione con esso, del divenire rimanendo dentro l’immagine, in dissolvenze che toccano i ritmi della “naturale” sinfonia che l’Arte le suggerisce.
L’incanto del suo azzurro, l’assoluto dinamismo cubo futurista, l’onda del mare che travolge e acquieta, rimanda i segnali della sua testimonianza nel contenimento di composizioni cubiste. Il segno, la costruzione, il messaggio che ci “tramanda”, a testimonianza della sua pittura, inventata dalle emozioni di un sentimento lirico, scopre, senza cedimenti, una compiaciuta bellezza, una spaziale, delicata, intima ed affascinante armonia di un canto di “liturgica” musicalità. Io stesso, con la memoria del mio passato, come operatore culturale sento, umilmente, in queste suggestive immagini, un fascino che m’incanta.
Fernanda Pasini, come trascinata da un’emotiva “ideazione” di un organico segno che traccia il suo percorso, diviene consciamente o inconsciamente (quale la differenza, il contrario del niente o del tutto?), testimone di un’Arte che scandisce l’innocente momento della creatività.
Così, sola, con la sua anima dalle afferrate passioni, Fernanda Pasini costruisce le sue opere filtrandole attraverso l’assoluta onestà intellettuale, sola nel suo canto d’Artista, a garanzia di una coraggiosa e lirica ricerca.
A conforto di come si materializzano le sue opere, neo modi più semplici e privi di “altri” condizionamenti, basterebbe, per le vibranti e luminose suggestioni, la sua personale narrazione artistica che diventa un inno alla gioiosa leggerezza pittorica ed un linguaggio che arricchisce l’autentico gesto della creatività.
Ogni riferimento ad altre forme, assonanze, definizioni del suo “operare2, sarebbe inutile, un di più, poiché già la sua vitalissima esistenza ne conferma il valore e gli sviluppi futuri attraverso il fare artistico.
Così si innesta, con tutta la sua personalità, l’opera che l’artista ci rappresenta oggi.

Barca Dingo II – Rovigno, 07 luglio 2007 Matteo Vasciarelli


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